Anamnesi Patologica Remota .
Una donna di 40 anni, riferisce trauma distorsivo-contusivo del rachide dorso-lombare avvenuto all’età di 20 anni; a 17 anni, diagnosi di cisti ovarica.
Nel 1999, la paziente allora venticinquenne, fu ricoverata d’urgenza in ambiente neurologico, per manifestazione epi, deficit paretico emilato dx prevalente alla gamba, causato da trombosi del seno sagittale superiore e trasverso di sinistra. Il recupero neuro-motorio si completò entro un anno circa, per cui ad oggi non sono rilevabili reliquati. Dal 2000 al 2004 ebbe a subire 6 interventi su endometriosi successiva a int. laparotomico su ciste ovarica.
Anamnesi Patologica Recente
Nel dicembre del 2014 compare cefalea che origina dalla nuca senza una vera e propria lateralità, si estende anteriormente fino alle regione frontale e orbita ma limitatamente a sinistra.
Caratteristiche del dolore alla visita neurologica nel novembre 2015
Nelle manifestazioni acute, il dolore è a “trafitte”. Innestato dai movimenti di flesso-estensione del capo, ha durata limitata nel tempo (max qualche ora) e lascia spazio a un dolore gravativo/costrittivo, a “laccio”, che si attenua nelle 24-36 h. Si accentua in posizione sdraiata. La paziente non riferisce periodi di completo benessere seppure limitati nel tempo. Non riferito fastidio/dolore da conflitto con il cuscino, nè di particolare fastidio nel passare il pettine tra i capelli sulla regione occipitale.
Sensibilità ai farmaci
Scarsa/assente, sebbene in questo periodo la stessa abbia fatto uso di innumerevoli presidi ad iniziare dai Fans, in particolare indometacina, cortisonici, antiepilettici (Pregbalin) e oppioidi in alti dosaggi.
Ottobre 2015
Obiettività neurologica
Sulla base della sintomatologia algica, non sarebbe stato facile definire il quadro. Vi sono alcuni aspetti particolari che non ne consentono una definizione certa. Inoltre la pregressa patologia neurologica da cui era stata affetta, non permetteva certo di escludere altre forme di Cefalea. A questo proposito è bene sottolineare che, mentre controlli longitudinali di neuroimaging hanno mostrato nel tempo una progressiva ricanalizzazione dei vasi suddetti ed una minimalizzazione di pregressi foci emorragici corticali, anche sul piano neurologico vi è stata una completa negativizzazione del quadro pregresso. Non rimaneva che una valutazione neurologica obiettiva del quadro: i riscontri neurologicamente significativi di nevralgia di Arnold erano talmente significativi, da rendere la diagnosi incontrovertibile.
NOTA A differenza delle Nevralgie trigeminali, le cui varie forme sono, basandosi esclusivamente sulla rappresentazione del dolore che ne da il paziente, perlopiù assai ben individuabili, la nevralgia occipitale sul piano soggettivo può presentarsi in maniera assai più subdola, variegata e mutabile da un quadro all’altro, quindi di più difficile interpretazione.
CONCLUSIONI
La favorevole risposta ai protocolli terapeutici che noi utilizziamo per la Nevralgia di Arnold ha comportato, fino ad ora, la remissione della sintomatologia algica, ottenuta di pari passo con lo svezzamento progressivo dai farmaci. Questo ci ha dato una ulteriore conferma diagnostica,come dire “a posteriori”, sul fatto che la paziente fosse affetta da Nevralgia di Arnold. Segui….
Controllo 20. 01.2016
La paziente negli ultimi due mesi non ha più manifestato cefalea, neanche sotto forma di manifestazioni sporadiche. Anche in considerazione del completo svezzamento dai farmaci, possiamo concludere che l’evoluzione del quadro è molto soddisfacente e dunque la prognosi è favorevole.
Controllo 18.04.2016
Riferisce pieno benessere non essendosi da 5 mesi presentato alcuna forma di dolore. Fa anche presente che, sulla base di quanto stabilito, ha completamente cessato ogni forma di trattamento farmacologico da 5 mesi. Ulteriore controllo a settembre.
29.08.016
Si presenta a visita anticipando di qualche giorno il controllo prestabilito, perché da due settimane avverte nuovamente un fastidio/dolore al capo, che dopo una temporanea, breve remissione, si sta, a suo dire, esacerbando. Alla visita il quadro clinico, peraltro meno spiccato, mostra caratteri sovrapponibili a quelli evidenziati al nostro primo incontro, avvenuto nell’ottobre scorso, sia per distribuzione e caratteri del dolore, sempre nel territorio del nervo di Arnold, sia per le tipiche alterazioni della sensibilità.
In via cautelativa la rimettiamo sotto blanda terapia con Pregabalin ( 50 mg/die) fino a nuova posologia e FANS al bisogno. Inizia al contempo i protocolli di trattamento che applichiamo in caso di ricomparsa di una sintomatologia algica.
Segui….
28.09.016
Rientrata la sintomatologia nevralgica in territorio bilaterale dell’Arnold. Svezzamento da farmaci. Riprenderà il lavoro con la cautela di non sottoporsi a ripetitivi atteggiamenti in Iperflessione forzata del capo.