Nevralgia di Arnold bilaterale

Una ragazza di 23 anni si presenta a visita nel luglio 2015, per una sintomatologia algica riferita come dolore che nasce dalla regione cervicale e occipite, dolore che si irradia anteriormente alla regione fronto-orbitaria a destra.

Breve storia clinica

A seguito di un incidente stradale dell’agosto 2006, visti i forti giramenti di testa e la nausea, la paziente fu portata in ospedale per sospetto “colpo di frusta”.
A quanto si apprende, dopo l’incidente ella ebbe a soffrire oltre che di uno stato vertiginoso ricorrente, anche di cervicalgia subcontinua, con periodi di acuzie, intervallati da periodi di remissioni parziali. A volte il dolore si irradiava a morsa sullo scalpo.

Dicembre 2006
La giovane iniziò ad avvertire formicolii e poco dopo perdita della sensibilità alla gamba sinistra. Questi sintomi hanno successivamente lasciato il posto ad un forte dolore nella zona tibiale e all’anca. Dal racconto della paziente si apprende : “non sapendo a chi rivolgermi ho girato diversi fisioterapisti e fisiatri ma nessuno di loro è riuscito ad individuare il problema. Dato che non riuscivano a scoprirne la causa, secondo loro, doveva essere frutto della mia immaginazione”.
Qualche tempo dopo la paziente fu inviata da un noto specialista neurolofisiologogo di Firenze, il quale dopo approfonditi esami elettromiografici, trovò che si trattava di un processo infiammatorio del Nervo Peroneo Superficiale, che stava perdendo il rivestimento mielinico.
La causa tuttavia, non potendo il quadro essere giustificato da una protusione discale L4/L5 visibile alla RM, rimaneva di natura sconosciuta.
Per aiutarla a risolvere il problema lo specialista prescrisse prima il Tegretol, del quale raggiunse i dosaggi di 600 mg/die e successivamente il Gabapentin che a dosaggi di 900 mg/die diede qualche beneficio.

2008
Su consiglio del Fisiatra, la paziente utilizzò appoggi bilaterali (stampelle) per arti infieriori per sei mesi.

2010
Un altro Neurologo le prescrisse un ciclo di iniezioni di Vit.B12 al quale erano associati FANS, da ripetere ogni 6-9 mesi.
Per l’accentuarsi improvviso di un forte mal di testa lateralizzato allo scalpo a destra, accompagnato da perdita della sensibilità all’angolo della bocca, sempre dallo stesso lato, fu fatto un controllo RM encefalo, risultato sostanzialmente negativo. Le fu prescritto nuovamente Tegretol alla dose di 600 mg/die che assume fino al luglio 2015.

Luglio 2015
Si presenta a visita lamentando dolore urente con trafitte che interessano lo scalpo e si irradiano dalla regione occipitale, fino alla regione frontale e sovraciliare destra.
All’esame obiettivo, negatività per segni di interessamento del V°N.C.
Il quadro è invece nettamente sovrapponibile a quello di una nevralgia occipitale di Arnold: per la tipica distribuzione del dolore, per la sua evocabilità per compressione dei repere dell’emergenze del nervo e alterazioni della sensibilità nelle zone di competenza di questa nevralgia.

Terapia
La paziente ha mostrato una pronta remissione della sintomatologia algica già ai primi trattamenti del caso con metodica di neuromodulazione ripolarizzante a controllo software, come da protocollo che utilizziamo per questo tipo di patologia.

Controllo 15 febbraio 2016
Dalla metà di luglio alla 3° settimana di dicembre non ha lamentato dolore significativo. Come si evince anche dalla visione del diario della cefalea che le è stato consegnato, in questi mesi e fino alla fine di gennaio, non vi è stata che qualche manifestazione di cervicalgia risolta con Fans.
Nelle ultime settimane la paziente si è accorta di una ripresa della sintomatologia algica, con caratteri di Nevralgia di Arnold, che tuttavia allo stato e per la prima volta si manifesta a sinistra.
Alla visita la giovane presenta in effetti un quadro iniziale di Nevralgia di Arnold a sinistra. Viene posta di fronte al quesito se voglia riprendere ad aumentare il Tegretol, che da mesi come terapia di mantenimento assume in dosi di 1/4 di cpr da 200 mg, oppure intenda sottoporsi ad un brevissimo ciclo di trattamento. La paziente sceglie la seconda opzione in attesa di valutare l’evoluzione del caso.
Visti i precedenti appresi dalla storia clinica della giovane paziente,considerando che la stessa svolge una intenza e potenzialmente traumatica attività fisica di tipo semiprofessionistico, visti i pareri basati sulle indagini neurofisiologiche espressi anche da precedenti valutazioni specialistiche, non si può escludere trattarsi di Nevralgia di Arnold bilaterale da mononeuropatia focale ricorrente (HNPP).
In tal caso a fronte di eventuali successive manifestazioni in territori extracrancici sarà utile un approfondimento di indagini in tal senso. Segui….

29.04.2016

Alla visita di controllo odierna, la giovane riferisce assenza di dolore in territorio del grande nervo occipitale sia a destra che a sinistra e anche l’obiettività è negativa,  poiché la  sensibilità  alla puntura di spillo è simmetrica e  non si evoca dolore alla compressione manuale  delle  emergenze del nervo sullo scalpo, bilateralmente. Ha eseguito un dosaggio della carbamazepina ematica, che ha dato un valore nettamente sotto il range terapeutico e di conseguenza è inutile proseguire il trattamento con Tegretol che viene sospeso..