Un uomo di 65 anni fa risalire gli inizi della sintomatologia che inizialmente si presentava saltuariamente, in modo molto sfumato, a circa dieci anni prima.
L’aggravarsi dei disturbi risale agli ultimi due anni.
Sintomatologia attuale: ingravescente sensazione di instabilità nel mantenere la stazione eretta e nella marcia, formicolio, sensazione di impaccio e dolore alle gambe, dal ginocchio verso le estremità, instabilità del piede. La sintomatologia ha una distribuzione bilaterale e solo una incerta prevalenza destra.
ESAME OBIETTIVO NEUROLOGICO
Riflessi: inevocabili i riflessi profondi anche dopo manovre di rinforzo. Forza: possibile senza deficit la stazione eretta sui talloni e sulle punte. Sensibilità: marcata iperestesia alla puntura di spillo che si aggrava distalmente, ipopallestesia. Statica: lievi oscillazioni grandemente accentuate con caduta dalla chiusura degli occhi, in Romberg. Marcia: incerta, a base allargata, tendenzialmente tallonante. Senso di posizione degli arti: deficitario agli arti inferiori per alluci. Segni patologici piramidali: assenti. Prove di coordinazione agli arti superiori, indice-naso etc non patologiche.
Note
I rilievi più importanti di questo caso sono rappresentati da: 1) atassia sensitiva (o da mancato controllo sensitivo).
2) le alterazioni della sensibilità non hanno carattere ascendente e non si accompagnano ad obiettivo impegno cordonale (come nelle sclerosi combinate/carenza di Vitamina B12). Queste alterazioni, che interessano solo gli arti inferiori, hanno una distribuzione “a calza”, come accade nelle Polineuropatie Periferiche, ma le ripetute indagini neurofisiologiche, Elettromiografia ed Elettroneurografia, contrariamente a quanto ci si dovrebbe attendere sono nella norma, cosi come sono negative tutte le indagini bio-umorali. Le alterazioni della sensibilità, non hanno peraltro una distribuzione di rappresentatività metamerica, come dovrebbe accadere nelle radicolopatie spinali tipiche, ad esempio nelle patologie degenerative del rachide (ernia del disco,stenosi del canale). 3) Le ipotesi diagnostiche che si possono fare rimangono tre: polineuropatia periferica, radicolopatia da stenosi del canale lombare e in ultimo una qualche forma di atassia spinocerebellare. Ma nessuna di queste tre è pienamente supportata dai rilievi clinici e obiettivi e bio-umorali, dunque non vi sono certezze diagnostiche.
Abbiamo trattato il paziente per un breve periodo, secondo un protocollo che utilizziamo per le radicolopatie irritative/deficitarie, nel caso in questione sostenute da una stenosi degenerativa del tratto lombare da protusioni discali multiple. Abbiamo ottenuto una significativa variazione del quadro neurologico relativamente alle alterazioni delle varie forme della sensibilità (oggi apparentemente senza note patologiche) e dell’ atassia (negatività del Romberg); sul piano soggettivo il paziente non riferisce parestesie e/o dolore agli arti inferiori. Si predispongono controlli longitudinali. Segui…
29.01.016 Controllo dopo due mesi.
Il paziente si ritiene soddisfatto perché il quadro soggettivo è a suo dire molto migliorato, sia per quanto concerne il dolore parestesico alle gambe, sia relativamente alla stabilità e sicurezza nella marcia. Soggettivamente: oggi sensazione di impaccio limitatamente alle caviglie e piedi.
Neurologicamente tuttavia: Romberg negativo, ma Ipopallestesia dalle anche e Ipoestesia alla puntura di spillo su pelle cartonata dalle ginocchia ai piedi; deficit discriminazione tattile distalmente.
Dopo il trattamento le sensibilità tornano ad essere simmetriche. Farà un controllo dei PES e PEM+ EMG e Eng arti inferiori, ma esteso anche agli arti superiori e tornerà a controllo tra tre mesi.